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Specialista in chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica
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AGGIORNAMENTO SUL TRATTAMENTO DELLE LIPODISTROFIE

Il trattamento delle lipodistrofie e degli accumuli adiposi è argomento di grande attualità in medicina e chirurgia estetica. Sempre maggiore attenzione viene posta ai trattamenti non invasivi e non chirurgici con  l'auspicio che consentano  di ottenere comunque risultati buoni ed evidenti, stabili nel tempo, con una rapida ripresa delle attività sociali e lavorative. Sulla base di queste fortissime richieste di mercato si sono rapidamente sviluppate tecnologie che hanno consentito l'introduzione sul mercato di apparecchiature di qualità e costi differenti con lo scopo di trattare non chirurgicamente le lipodistrofie.
Queste apparecchiature, che agiscono dall'esterno per via transcutanea, possono essere classificate in base all'energia che utilizzano per "eliminare" la cellula adiposa. Sono state applicate la compressione, la radiofrequenza, gli ultrasuoni, l'energia laser e l'applicazione del freddo.

Senza voler entrare nello specifico, è comunque possibile dire che tutte queste tecnologie non invasive possono al massimo determinare modeste riduzioni del tessuto adiposo, spesso con sedute ripetute e risultati non confrontabili al momento con quelli ottenibili con tecniche "chirurgiche". Le aspettative, pertanto, devono essere molto realistiche, come le promesse di risultato che, frequentemente, sono velate dalla reattività individuale e dalla necessità di trattamenti ripetuti con successive sedute  "di mantenimento". Pertanto per eccessi adiposi di modesta entità, anche metodi non chirurgici e non invasivi applicati per via esterna senza incisioni cutanee possono dare miglioramenti, ma, è assolutamente necessario sottolineare che, in caso di accumuli leggermente più importanti o di entità medio-grande, soltanto la reale asportazione e rimodellamento del grasso sottocutaneo permette di ottenere risultati significativi e di soddisfazione per la paziente e per il medico.

 

Come è ben noto, a partire dagli anni 80 e 90, la liposuzione o liposcultura ha rivoluzionato il trattamento delle lipodistrofie consentendo, nelle giuste indicazioni, risultati impensabili sino a pochi anni prima con riduzioni anche importanti dei volumi, rimodellamenti evidenti e stabili della silhouette. La liposuzione rappresenta ancora oggi senza alcun dubbio la tecnica di riferimento alla quale gli altri metodi più recentemente introdotti vengono rapportati. E' tuttora l'intervento estetico più frequentemente realizzato al mondo;  soltanto negli USA, dove le statistiche sono molto precise,  nel 2009 sono state effettuate 700.000 liposuzioni con previsione di raddoppiare il numero d'interventi nei prossimi tre-quattro anni. Anche la liposuzione ha avuto notevoli evoluzioni nel corso degli anni e sempre maggiore attenzione viene posta alla minore invasività ed alla necessità di decorsi postoperatori più brevi con minori ecchimosi, edemi e dolore. Alla liposuzione meccanica si sono affiancate la liposuzione ad ultrasuoni e la laser liposuzione. E' bene precisare che in tutti i casi si tratta di liposuzione chirurgica.

Per poter raggiungere gli obiettivi di rimuovere il grasso e rimodellare la silhouette ed i profili è necessario ricorrere a trattamenti che implicano l'introduzione di strumenti nell'ambito del grasso.
Questo implica, di fatto, qualunque sia la tecnica utilizzata, la necessità di:

  • preparare l'area interessata iniettando soluzione fisiologica, sostanze vasocostrittrici ed anestetico locale
  • realizzare piccole incisioni cutanee necessarie ad introdurre piccole cannule, sonde laser o sonde ad ultrasuoni che consentono, con metodi diversi, di "sciogliere" il grasso
  • aspirare/estrarre comunque il grasso "modellato/sciolto" con opportune cannule di piccolo calibro.
 

Queste considerazioni sono necessarie per evitare equivoci a volte indotti "ad arte" e disinformazioni inutili.
La laser lipolisi, ad esempio, implica in ogni caso incisioni cutanee che sono indubbiamente di pochi millimetri come di pochi millimetri, però, sono anche le incisioni praticate in caso di liposuzione "tradizionale" meccanica, effettuata con motore o con siringa. La laser lipolisi comporta  l'iniezione di anestetico locale e può essere effettuata in anestesia locale se di modesta entità, ma è altrettanto vero che gli stessi casi di modesta entità possono essere trattati in anestesia locale anche con la liposuzione "tradizionale". Casi più importanti che necessitano l'anestesia spinale o generale se trattati con la liposuzione "tradizionale" necessitano del medesimo tipo di anestesia anche se realizzati con la laser lipolisi. La laserlipolisi implica l'aspirazione del grasso frantumato dal raggio laser come la liposuzione "tradizionale" implica l'aspirazione del grasso frantumato dall'iniziale azione di emulsione realizzata con la cannula stessa. L'effetto di retrazione ottenuto con il laser non è molto diverso dall'effetto di retrazione ottenuto con la liposuzione superficiale ben nota a molti chirurghi plastici.
Le medesime considerazioni valgono anche per gli ultrasuoni e per la recente liposuzione ad acqua: sempre di liposuzione si tratta!!

 

Pertanto la modalità di esecuzione del trattamento, l'invasività dello stesso, il decorso post-intervento ed i risultati dipendono essenzialmente dal tipo di problema da trattare e dall'esperienza del chirurgo e non strettamente dalla tecnica utilizzata. Perlomeno allo stato attuale, i risultati sono realmente buoni e stabili con modellamenti evidenti se ottenuti con tecniche che prevedono "l'aspirazione" del grasso attraverso piccole incisioni con piccole cannule. Qualunque tecnica di lipoaspirazione, liposcultura, lipolisi, lipomodellamento può essere mininvasiva, poco invasiva o molto invasiva; è l'entità del difetto a stabilire l'entità dell'intervento e spetta al chirurgo discutere con la paziente le differenti opzioni terapeutiche e le diverse modalità di esecuzione del trattamento.