Otoplastica
DEGENZA |
TIPO ANESTESIA |
RITORNO AL SOCIALE |
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Day Surgery |
Locale, eventualmente associata a sedazione |
3 - 7 giorni |
L'otoplastica è l'intervento che viene realizzato per correggere le orecchie a sventola, dette anche prominenti, al fine di riposizionarle in sede corretta e di creare una piacevole e naturale morfologia del padiglione auricolare.
A seconda delle necessità, può essere opportuno intervenire su entrambe le orecchie oppure su una sola e la tattica chirurgica può differire sui due lati. L'intervento è spesso effettuato anche sui bambini a partire dai 5- 6 anni di età.
Le cicatrici sono generalmente nascoste sulla faccia posteriore del padiglione auricolare, rivolte verso il cranio, anche se talvolta può essere necessario aggiungere delle cicatrici, per la verità di fatto assai poco visibili, sulla faccia anteriore del padiglione stesso.
L'intervento non ha nessuna ripercussione sull'udito.
Consente al chirurgo di valutare il difetto e di esplicitare al paziente le possibilità chirurgiche correttive nel caso specifico, sottolineando il decorso postoperatorio e le possibili complicanze.
Vengono poste domande sulle condizioni generali di salute ed indicati i normali esami ematochimici da effettuare prima dell'intervento.
Lavare accuratamente i capelli il giorno prima dell'intervento.
Seguire attentamente le indicazioni segnalate dal chirurgo.
L'intervento di otoplastica può essere realizzato in anestesia locale semplicemente rendendo insensibile il padiglione auricolare con punture locali od eventualmente in anestesia locale con sedazione cioè iniettando anche dei farmaci per via endovenosa al fine di tranquillizzare il paziente. Nei bambini più piccoli può essere necessario ricorrere all'anestesia generale.
L'intervento consiste nell'asportazione di una piccola ellissi di cute dalla faccia posteriore del padiglione auricolare e nel successivo rimodellamento e riposizione della cartilagine auricolare. Ciò può essere ottenuto indebolendo la cartilagine con strumenti particolari e fissando la cartilagine nella nuova posizione con numerosi punti.
L'intervento di otoplastica su entrambe le orecchie dura circa due ore.
Al termine viene realizzata una medicazione modicamente compressiva tipo turbante.
La medicazione compressiva viene lasciata in sede per alcuni giorni e successivamente si applica comunque un'ulteriore medicazione per circa una settimana.
Nel decorso postoperatorio, è comune un certo dolore per i primi giorni che viene controllato con terapia analgesica per bocca.
Vengono generalmente prescritti antibiotici per bocca per almeno tre giorni.
I capelli non vengono lavati per 10 giorni.
I punti si rimuovono dopo 10 giorni circa e al paziente viene consigliato l'uso di una benda elastica alla notte per 30 giorni.
All'inizio le orecchie appaiono gonfie ed un po' tumefatte con miglioramento nel giro di circa un mese; la sensibilità del padiglione auricolare può essere modificata per alcuni mesi, mentre non si presentano problemi uditivi di alcun tipo.
Si consiglia di evitare traumi ed attività sportiva intensa per un mese, mentre la corsa od altri sport meno violenti possono essere ripresi dopo due settimane.
Nella maggioranza dei casi l'intervento di otoplastica è bilaterale. I costi dell'intervento variano in relazione al caso specifico e alle modalità di esecuzione: anestesia locale, anestesia locale con sedazione o anestesia generale. Questo implica anche modalità organizzative differenti.
I costi comprendono:
- gli onorari dei medici (chirurghi e anestesista)
- le spese della sala operatoria e della struttura (variabili in caso di ambulatorio chirurgico, day surgery o casa di cura con degenza notturna).
In considerazione di queste variabili, i costi possono essere piuttosto differenti e il preventivo preciso viene correttamente fatto dopo la visita.
indicativamente i costi partono da circa 3000 euro
Il sanguinamento e di conseguenza l'ematoma è una complicanza che può avvenire e necessita di essere drenato rapidamente; è bene segnalare al chirurgo la comparsa di dolore importante nei primi giorni postoperatori in quanto potrebbe essere indicativo di presenza di sangue fra la cute e la cartilagine dell'orecchio.
Le infezioni sono rare e possono essere trattate con successo con antibiotico terapia.
Nonostante il chirurgo plastico ponga alla sutura tutte le opportune attenzioni, talvolta le cicatrici in sede retroauricolare possono avere un'evoluzione patologica verso la cicatrizzazione ipertrofica o cheloidea con necessità di trattamento locale con iniezioni di cortisone.
In alcuni casi l'orecchio può ritornare, seppure parzialmente in posizione prominente rispetto a quanto ottenuto con l'intervento: in tali casi può essere opportuno effettuare una correzione secondaria generalmente in anestesia locale.
In ogni caso è necessario conoscere i rischi senza tuttavia sopravalutarli, avendo coscienza che qualsiasi intervento chirurgico può comportare alcuni inconvenienti.
Un chirurgo plastico competente ed esperto è in grado di ridurre al minimo i rischi e le complicanze e di gestire al meglio gli eventuali problemi.
Nella grande maggioranza dei casi, il risultato è generalmente stabile nel tempo con buona soddisfazione dei pazienti operati e del chirurgo. Solo raramente, può essere necessaria una correzione secondaria a distanza di almeno tre mesi.